SUGGERIMENTI PER LO STANDARD MORFOLOGICO
Al fine di una stesura definitiva del progetto di standard morfologico, si fanno le seguenti annotazioni, per ottenere delle indicazioni meglio precisate:
- Misurare l’altezza del torace (dalla sommità del garrese al punto più basso dello sterno); è indispensabile per stabilire il rapporto con l’altezza al garrese, da inserire nel paragrafo delle proporzioni importanti, e per rilevare il rapporto con l’altezza dell’arto al gomito.
- Definire precisamente la lunghezza totale della testa, in rapporto con l’altezza al garrese; e la lunghezza del muso, da inserire nel paragrafo delle proporzioni importanti, in rapporto alla lunghezza totale della testa.
- Misurare la larghezza del cranio, rilevata alle arcate zigomatiche.
- Rilevare il grado d’accentuazione dello stop, sia alla depressione o salto naso-frontale, sia a quella seni-nasale.
- Definire meglio la posizione degli occhi.
- Definire la lunghezza delle orecchie (anche attraverso il rapporto con un punto anatomico della testa, ovviamente, in una testa nell’insieme corretta).
- Definire meglio la misura della lunghezza del dorso (dal margine posteriore della regione del garrese al margine anteriore della regione lombare).
- Misurare la larghezza della groppa (rilevata a livello iliaco); rilevare l’inclinazione della groppa (gradazione dall’ileo all’ischio).
- Oltre all’altezza, misurare la larghezza del torace (nel punto più largo del costato) e la profondità o lunghezza del torace (dalla punta della spalla all’ultima costola vera); eventualmente, misurare pure la larghezza del petto (alle punte delle spalle).
- Indicare per la coda anche un punto anatomico dove arriva in lunghezza.
- Misurare l’altezza dell’arto al gomito.
- Misurare la lunghezza della spalla; oltre all’angolo scapolo-omerale, rilevare pure l’inclinazione della scapola (rispetto all’orizzontale).
- Lo stesso, come per la spalla, vale per il braccio; di conseguenza, si potrà stabilire pure l’angolo omero-radiale.
- Misurare la lunghezza della coscia; rilevare l’inclinazione del femore (rispetto all’orizzontale), che serve anche per definire l’angolo coxo-femorale e l’angolo femoro-tibiale.
- Oltre alla lunghezza della gamba, rilevare l’inclinazione della tibia, per ricavare pure l’angolo tibio-tarsico.
- Misurare l’altezza alla punta del garretto.
- Valutare se è necessario offrire dei margini di tolleranza per l’altezza al garrese e per il peso;
- Trovare indicazioni più appropriate e meglio specificate per l’andatura;
- Indicare eventuali difetti da segnalare, sia come eliminatori dal giudizio (ma non dalla riproduzione), sia da squalifica (perciò, anche in riproduzione, oltre che in esposizione).
P. S.: non tutte queste misure servono ai fini di completare lo standard morfologico, secondo lo schema Fci attualmente adottato dall’Enci per le razze italiane riconosciute, e da molti altri paesi, per le loro razze autoctone; tuttavia, servono per studiare la razza, anche attraverso la stesura di un commento allo standard morfologico, redatto secondo lo schema di Solaro, adottato dall’Enci per le razze italiane, in precedenza (fino al 1989). Un commento allo standard offrirebbe uno studio approfondito, come erano dotati i precedenti standard delle razze italiane, e come è stato effettuato per molte razze estere, da parte di cinotecnici italiani.
* I presenti “Suggerimenti per lo Standard morfologico” del Segugio Bervein sono formulati da Antonio Crepaldi (giudice Enci/Fci).
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