RADUNO FILA BRASILEIRO CAFIBI
Commento tecnico Unitamente ad Aniello Aliberti (Presidente CAFIBI) ed a Marco Pompili (figurante e Vice-Presidente CAFIBI), ho potuto visionare tra i Fila Brasileiro presenti alcuni soggetti tipici e puri di alto livello, due provenienti dal Brasile (Engenho) e due dalla Spagna (Contiendas), mentre un altro soggetto di allevamento spagnolo (El Siledin) non era all’altezza della situazione. Anche gli altri soggetti presenti, tutti di allevamento italiano, presentavano problematiche di vario genere, però con una femmina fulva di buon livello morfologico, seppur dal punto di vista strutturale e non tipologico, oltre ad una femmina tigrata al massimo livello caratteriale dimostrato durante la prova di temperamento. Disomogeneità – Una certa variabilità entro la razza è possibile ed anche auspicabile, perché denota i progetti dei singoli allevatori ed i programmi di selezione sulle diverse linee di sangue, ma quando si riscontra una disomogeneità fin troppo evidente non solo nello stesso allevamento ma perfino tra fratelli di cucciolata si mettono in evidenza soprattutto delle idee poco chiare da parte del selezionatore. Il maschio fulvo e la femmina tigrata della “linhagem Engenho” erano senz’altro i migliori ma la disomogeneità fra loro è piuttosto marcata. Il maschio rappresenta veramente la razza dal punto di vista della tipicità e della morfologia funzionale, mentre la femmina si differenza molto dal compagno di “linhagem” presentando una tipologia comunque particolarmente interessante, seppur non di pari livello. La disomogeneità maggiore è tuttavia riscontrabile nei due fratelli di cucciolata “de la Contiendas”, che fa sottolineare un patrimonio ereditario con ogni probabilità geneticamente incompatibile tra i loro genitori, al punto di generare una diversificazione non solo strutturale ma anche tipologica. Auspicherei quindi che certi allevatori brasiliani e spagnoli, prima di sostenere che gli italiani sono incompetenti sul Fila, applicassero le leggi mendeliane per una selezione non improvvisata ma scientificamente programmata. In fondo il CAFIB-Brasil mediante il “Padre della Razza” Paulo Santos Cruz insegnava la programmazione degli accoppiamenti, però la disomogeneità riscontrata fa rilevare che si producono soggetti tipici e puri ma non si applicano le regole basilari dell’allevamento. Labbra – Ai tempi della stesura dell’ultima versione dello standard elaborato da Paulo Santos Cruz lo stesso autore indicava che solo la disgiunzione anteriore ad “U” rovesciata delle labbra superiori era tipica, mentre la “V” rovesciata segnalava il meticciamento. In effetti allora era stato rilevato così perché Paulo Santos Cruz elaborò lo standard prendendo a modello Lord da Varginha di José Gomes de Oliveira e tutti i migliori soggetti rustici selezionati naturalmente, molti dei quali ancora sottoposti alle necessità funzionali delle fazendas. La selezione negli allevamenti cinofili in molti casi è invece finita per accentuare la caratteristica delle labbra, al punto che la disgiunzione a “V” rovesciata è ormai presente anche nei soggetti tipici e puri. Questi soggetti non rappresentano logicamente l’ideale per tale peculiarità (nessuno è perfetto) ma rimangono ugualmente significativi perché tutte le altre loro caratteristiche indicano inequivocabilmente l’aderenza allo standard originale. Solo se ci sono anche altri segni di sicuro meticciamento si può infatti imputare la concomitante “V” rovesciata al sangue estraneo. Femminilità e tipo braccoide – Le caratteristiche della femmina tigrata “do Engenho”, forse perché non al medesimo livello del maschio dalla stessa provenienza, possono indurre a ritenerle tendenti al tipo braccoide, quando in realtà evidenziano soltanto una spiccata femminilità, che tuttavia mantiene inalterato il tipo puro dello standard originale, peraltro a livello eccellente. L’allarme in proposito arriva dal libro di Antonio Carlos Linhares Borges, dove riporta che nel Minas Gerais esiste un cane adoperato a caccia come segugio denominato “Nacional”, che pur di tipo braccoide può essere facilmente confuso con il Fila. La femmina tigrata in questione presenta invece caratteristiche da Fila puro inconfondibili relativamente alla testa ed alla struttura di tipo molossoide. In modo particolare merita attenzione per la sua somiglianza al leggendario Lord da Varginha, specialmente prendendo in considerazione l’intero apparato anteriore tra testa, petto ed arti toracici. Con il dovuto dimorfismo sessuale, questa femmina aderisce infatti ad un’immagine di Lord fotografato dal davanti, evidenziando un rapporto proporzionato tra l’ossatura della testa e degli arti anteriori. Proprio il fattore dell’ossatura sviluppata degli arti posteriori, oltre che degli avambracci e dei piedi, fa rilevare in questa femmina il tipo molossoide. Sistema nervoso – Il miglior temperamento può essere dimostrato durante la prova anche da un Fila con segni di meticciamento. Una riflessione deriva pertanto da questa possibilità, che deve convincere sulla decisione di considerare il miglior temperamento soltanto relativamente ad un Fila puro, perché la selezione va orientata solo in questo modo. Non importa quindi che un cane qualunque dimostri in prova il miglior temperamento perché questo soggetto non serve in riproduzione. La femmina con evidenti segni di meticciamento ritenuta dal miglior temperamento durante la prova ha peraltro dimostrato fuori prova un atteggiamento fin troppo esagerato che secondo gli insegnamenti del “Padre della Razza” Paulo Santos Cruz denota un sistema nervoso non ideale. Il temperamento tipico è stato infatti dimostrato dal maschio “do Engenho”, il quale calmo finché non provocato ha reagito improvvisamente con il caratteristico attacco in diagonale ascendente. I temperamenti più tipici vanno ritenuti anche quelli dimostrati dai due giovani maschi “de la Contiendas”, che a solo otto mesi d’età hanno evidenziato la caratteristica “ojeriza”. Ho potuto constatarlo anche personalmente nelle due volte che mi sono avvicinato al maschio di Marco Fantoni, che ha pensato bene di tenermi a distanza. Non importa per il momento se non sono stati convincenti durante il test dello sparo, perché questo test è solo sperimentale ad otto mesi d’età ed il risultato probante si ottiene non prima dei dodici mesi di vita. Antonio Crepaldi
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