Per promuovere e valorizzare il settore che ha poche occasioni per la divulgazione diretta al pubblico.
L'obiettivo è la proposta di un consumo consapevole del libro cinofilo, attraverso un convegno divulgativo per comunicare le caratteristiche dell'editoria e della letteratura sul cane, il miglior amico dell'uomo, che vive quotidianamente in milioni di case e con milioni di persone. Questo nella consapevolezza che debba associarsi un lettore attento, che non apprezzi soltanto il prodotto ma sia anche informato sugli effetti culturali che derivano da un consumo corretto dell'editoria specializzata a beneficiare l'aspettativa intellettuale. Un'azione mirata, dunque, a difendere seriamente e concretamente l'editoria specializzata da messaggi che tendono a presentarla in modo errato e volgare come cenerentola del mercato.
Bisogna, pertanto, qualificare questo settore da termini profondamente offensivi verso un prodotto in cui, comunque, c'è l'anima dell'autore, la scienza dello studioso e l'amore dell'editore, tutti analogamente investitori di tempo, fatica e denaro, per offrire quella specializzazione e la qualità necessari ad un'editoria di nicchia. Bisognerà essere lieti che tutti i lettori saggi riconoscano il prodotto intellettuale anche in cinofilia per diventare il tramite verso chi non legge allo scopo di recuperarli alla cultura.
In questo evento i relatori focalizzeranno gli interventi per ribadire ripetutamente le prerogative dell'editoria cinofila di contenuto, portando i lettori ad un consumo abituale e saggio del libro di qualità entro una proficua letteratura specializzata. Oggi più che mai, al centro della comunicazione del mondo dell'editoria ci deve essere il lettore. Il convegno, pertanto, sarà la sintesi per far emergere una presentazione del settore attraverso il coinvolgimento degli esponenti dell'editoria specializzata cinofila qui presenti, che ha bisogno di presentare un tema quanto mai strategico.
Un convegno è un veicolo di promozione per sottolineare l'editoria e la letteratura competente in materia cinofila. Il mondo dell'editoria cinofila, purtroppo, non riesce ancora a comunicare direttamente con il lettore. Occorre allora indirizzare tutte le attività promozionali dell'editoria ad incentivare la lettura, altrimenti l'elemento di maggior debolezza rappresentato dalla mancanza di collegamento tra editori ed autori da una parte e lettori dall'altra, continuerà a persistere.
Se il punto centrale è di mettere in contatto il mondo dell'editoria ed il lettore, un convegno può aprire nuovi scenari anche partendo da una platea numericamente ridotta, perchè può contagiare anche chi non legge abitualmente attraverso un passaparola esercitato sulla convinzione di aver percepito il libro direttamente dalla presentazione degli stessi editori ed autori.
A luglio di quest’anno è uscito il rapporto 2007 di Federculture sulla produzione culturale. L’Italia è leader mondiale nel patrimonio artistico pur se i musei italiani sono poco visitati; siamo solo 17mi in Europa per investimenti in ricerca e sviluppo; addirittura la nostra migliore università è 173ma tra gli atenei nel mondo, con seimila cervelli in fuga ogni anno. Nonostante ciò è salita del 2,3 % rispetto al 2006 la spesa delle famiglie per la cultura.
Il 1 ottobre in occasione degli Stati Generali dell’Editoria, il Capo dello Stato l’Onorevole Napolitano ha sottolineato il forte nesso tra la crescita culturale e il futuro del Paese. Infatti ha detto: Più cultura uguale più lettura uguale più Paese. L’avvento delle nuove tecnologie integra l’offerta dei prodotti editoriali ma il libro resta ancora il migliore strumento di lettura e quindi di cultura, che è la preservazione della memoria che diventa storia. L’innovazione in cultura in fondo è il criterio di preservazione della memoria storica che il libro sa fissare nel tempo. Proprio per rispondere alla cultura della preservazione della memoria storica abbiamo editato una serie di libri che nel contesto attuale di modernità si sono rivelati persino innovativi. Questo perché il futuro deriva pur sempre dal passato che non si potrà mai dimenticare.

Antonio Crepaldi